La Storia

Un’antica leggenda , basata su recenti scoperte storiche, racconta che uno dei più grandi poeti italiani, Dante Alighieri, passò dal borgo di Stoppi mentre si recava alla battaglia di Campaldino tra Guelfi e Ghibellini nel 1289. La vecchia strada comunale, infatti, che collegava Arezzo all’attuale paese di Reggello, correva esattamente vicino alle case di Stoppi, dove possiamo ancora ammirare una piccola nicchia con l’immagine della Vergine Maria.

Stoppi, situato a 600 metri s.l.m., ai piedi del Castello Poggio alla Regina, fu dall’XI secolo proprietà dei conti Guidi, dopo essere passato ad altri proprietari, nel XIV secolo divenne il più grande insediamento della zona medievale denominata “Curia del Castiglione“, diventando la capitale agricola delle montagne circostanti con un proprio Municipio e con un grande mercato settimanale.

Nel 1539 venne ceduta alla città di Firenze.

Abbiamo ancora notizie nel 1500 di vasti terrazzamenti (manette) dove le piante di olivo venivano coltivate insieme alla segale ed al grano marzaiolo.

L’ultimo proprietario, che acquistò Stoppi nel 1946, contrariamente alla tendenza generale dell’epoca di abbandonare le campagne, incoraggiò un rinascimento agricolo rimboscando le montagne attigue.

I suoi figli continuarono la sua buona opera restaurando le vecchie case del borgo e migliorando in maniera superlativa la bellezza di questo affascinante posto.

Tale bellezza è rimasta pura ed incontaminata attraverso i secoli: cipressi, querce, pini, faggi, castagni sono sentinelle silenziose della natura e dei suoi abitanti; cinghiali, lepri, scoiattoli, fagiani, ghiandaie, civette e gufi spesso fanno capolino tra gli alberi o fra l’erba per salutare gli ospiti del Borgo Stoppi.

Dalle manette di olivi , che producono uno dei migliori e più genuini olii extravergine della zona, si gode un magnifico panorama sulla Val d’Arno e sulle colline del Chianti.